domenica 3 dicembre 2017

L'occhio vede solo ciò che la mente è preparata a comprendere. (H. L. Bergson)






Questa volta sarò insolitamente breve, perlomeno per i miei standard, ma la funzione on this day di Facebook, mi ripropone un post che mi ha sempre colpito per le sue implicazioni le quali adesso, inevitabilmente, fomentano in me alcune considerazioni che desidero esporre qui, in forma tutto sommato sintetica.
Mi riferisco ad un post con una foto piuttosto interessante la quale, in un'occasione, spinse un amico a criticarne la valenza relativista, soprattutto in campo politico, che vi può essere attribuita. Per come la vedo io però questa rappresentazione grafica sottolinea che esiste una verità oggettiva e una o più visioni possibili, le quali possono essere in malafede, ma allora dovremmo parlare d'altro, in buonafede, o semplicemente non sufficientemente informate. La verità esiste, ma noi dobbiamo fare i conti con i nostri limiti ed essere sempre pronti ad acquisire dati senza farci deviare. La voluttà del giusto e corretto è desiderabile, ma non molto realistica. Un fenomeno fisico può risultare incomprensibile o frainteso per la semplice inadeguatezza degli strumenti di osservazione e un costrutto matematico è valido all'interno dei propri peculiari presupposti, non in altri. In campo economico o politico, che a dispetto di quanto affermano i loro esperti e cultori, io non posso proprio annoverare tra le scienze, ogni parvenza di oggettività implicita diviene problematica e praticabile con esiti incerti. Ecco allora che entrano in campo interessi specifici, per come la vedo io, e allora questa grafica mi ricorda che esistono diversi punti di vista e che io farò bene a tenerne conto, non per farmi sviare, ma per comprendere meglio certi meccanismi e combatterli meglio magari, o anche cogliere elementi che non avevo compreso e dunque non avevo incluso nella mia constatazione della realtà. Non sono mai stato un bracciante agricolo, ma sono sicuro che uno di loro mi può insegnare un sacco di cose. Non sono mai stato neanche un topo di fogna fascista, ma mi è utile comprendere come certi loro stimoli facciano presa su certa gente. Il mio non è uno sdoganamento dell'indeterminazione ideologica, che in genere ha collocazioni ideologiche per nulla indeterminate e sempre coricate sul lato destro del novero di opinioni, ma un discorso sulla disponibilità ad imparare.

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